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Data di pubblicazione: 23 luglio 2014

Vigili o Polizia?

PoliziaMunicipale.it
Vigili o polizia? Senza tutele meglio un passo indietro per evitare guai.

L'agenda del governo è densa di impegni e di annunci ma della polizia locale non se ne parla. Non si dice che da qualche anno gli operatori della municipale sono discriminati rispetto alle altre forze di polizia perché il governo Monti ha eliminato l'equo indennizzo assimilando i vigili agli impiegati dell'anagrafe. E solo quando la situazione si complica ci si rende conto dell'importanza di queste tutele normative. Nella malaugurata ipotesi di un episodio violento che coinvolge un agente di polizia locale, magari con uso necessario delle armi, attualmente la polizia locale rischia grosso. Mancando chiarezza sul porto di pistola e sull'uso legittimo degli strumenti di difesa da parte dei vigili urbani (ed essendo stato abolito l'equo indennizzo per gli incidenti di servizio) è chiaro che la polizia municipale è operativamente molto debole. Oppure temeraria e inconsapevole dei rischi a cui si espone portando una divisa di polizia senza avere un chiaro riconoscimento dallo Stato in tal senso. Prima della riforma la polizia locale ha bisogno di chiarezza sui propri diritti fondamentali. Basta ruoli ambigui, ci dicano finalmente se siamo impiegati o polizia.


stefano.manzelli@poliziamunicipale.it



Clicca qui per leggere:
- l'articolo di Livio Boiero sulla questione dell'equo indennizzo
- l'articolo di Massimo Pini sull'uso dell'arma da parte degli agenti di polizia locale.


Clicca qui per la rassegna stampa sui "vigili picchiati".



AGGIORNAMENTO DEL 23.07.2014
Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell'Ispettore Capo di P.L. Enrico Tanzi.

Preg.mo dott. Manzelli buongiorno.
sono un Ispettore di Polizia Municipale di una Unione di Comuni dell'Emilia ed ho molto apprezzato il suo articolo del 19 giugno 2014 intitolato "vigili o polizia"?
Purtroppo la nostra situazione non sembra destinata a cambiare; qualche anno fa quando si parlava della riforma della PL io parlai con un mio collega neoassunto il quale era entusiasta di ciò che sembrava dovesse essere approvato ed io gli dissi:
" calmati, più grande è l'aspettativa e più cocente sarà la delusione "....
non cambierà nulla.... per una volta fui profeta in patria.
le leggi statali ci vietano l'accesso alle banche dati, gli strumenti alternativi di difesa ( manganelli o spray al peperoncino) e ci tolgono anche la causa di servizio.
Il consiglio di stato con sentenza 3711 del luglio 2013 ha ribadito che la polizia municipale deve occuparsi dei regolamenti comunali.
L'ultima normativa regionale Emilia Romagna sulla polizia locale ha trattato in gran parte solamente dei nuovi gradi da attribuire ai corpi o comandi, lasciando a significare " non posso dare novità, regalo medaglie" come se un pezzo di stoffa in più od in meno possa in qualche modo gratificarci e, soprattutto, tutelarci.
A livello locale si assiste ad un aumento della microcriminalità, da sempre competenza primaria di altre forze dell'ordine, e la gente si chiede " ma i vigili cosa fanno?" ed in tutta risposta ad ogni tornata elettorale ogni candidato sindaco si espone dicendo che investirà nei vigili (perché ancora così ci chiamano) per poi abbandonarci al nostro destino quando si rendono conto che devono spendere, perché per loro siamo solo spesa, bilancio, rendiconto e non risorsa, investimento, sicurezza.
Nel frattempo abbiamo continui cali di personali, riduzione di bilanci, di straordinari, di indennità, ma non si parla mai di carichi di lavoro; si cerca di recuperare personale chiudendo uffici ed esternalizzando certe attività senza prevedere che, presto o tardi, si diventerà vecchi e dato che l'ultima riforma Fornero ci porterà in pensione attorno ai 70 anni non avremo più quei posti di lavoro " in ufficio" che una volta venivano mantenuti proprio per chi, per motivi anagrafici e fisici, non ce la faceva più a stare in strada negli ultimi anni.
Ci hanno bloccato i contratti, gli avanzamenti di carriera, le assunzioni, ma nonostante questo noi continuiamo imperterriti a lavorare perché crediamo nel nostro lavoro e sappiamo che quello che facciamo tutti i giorni se non lo facciamo noi, non lo fa nessuno.
In cambio veniamo chiamati per risse, per prevenire furti, per controlli sugli stranieri, ci fanno spesso sopperire alle carenze di personale delle USL nei TSO e se non lo facciamo siamo dei lavativi... "
cosa si può pretendere da dei dipendenti comunali?....
Poi però abbiamo le Procure che ci delegano sempre più attività di indagine perché loro conoscono effettivamente il nostro potenziale; sanno che siamo bravi a rilevare incidenti, sanno che conosciamo bene il territorio e le persone e che sappiamo raccogliere notizie utili con facilità, sanno che cerchiamo di specializzarci sempre di più nelle pratiche penali e che il nostro lavoro spesso migliora di anno in anno, sanno che cerchiamo di essere aggiornati "
autoorganizando" corsi di aggiornamento ai quali, spesso, partecipano le altre forze dell'ordine; abbiamo siti di aggiornamento dai quali anche altre istituzioni attingono informazioni.
Chi di noi non ha provato un certo orgoglio la prima volta che ha scritto una informativa di reato che ha poi portato a giusta condanna un delinquente?
Chi di noi non si è sentito utile e fiero quando per la prima volta, timoroso di sbagliare qualcosa, ha parlato con un Magistrato di turno e poi ha svolto bene il proprio lavoro?
Chi di noi non si è sentito un po "
supereroe" quando ha affrontato una situazione difficile ed è riuscito a trovare la giusta soluzione lavorando bene?
Ma tutto questo non conta veramente nulla? non ha nessun peso il fatto che noi vogliamo esserci e " partecipare" alla vita dei nostri cittadini perché fra di loro ci siamo anche noi, i nostri figli, le nostre madri i nostri amici..... le nostre radici ed il nostro futuro!!!!!.
Io credo che l'immagine di San Sebastiano, il nostro protettore, ben si addica alla Polizia Municipale e le frecce rappresentano le delusioni e l'amarezza che immancabilmente ci piovono addosso; però a livello nazionale non abbiamo mai un momento unitario per festeggiare il nostro Santo.... e questa la dice lunga sulla nostra unità....... figuriamoci nelle decisioni.
Concludendo... io credo che la nostra riforma ci sarà solo quando si abbraccerà un modello di polizia come quello spagnolo e cioè l'unificazione delle polizie nazionali, lasciandoci finalmente la possibilità di avere una identità nuova, moderna e più definita.
Sino ad allora saremmo una coperta troppo corta che però, anche se a pezzi, riscalda sempre in ogni occasione e va bene per il freddo e per il mal di pancia, per l'influenza e per l'artrite e che dopo l'uso basta una lavata e si può ripiegare nell'armadio, sino alla prossima occasione.
Mi scusi per lo sfogo.
La saluto cordialmente


Isp. Capo Enrico TANZI
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